10 ottobre 2012

Terracina - Gru e camion in strada, il sit in di Dignità Sociale e Cra



Terracina - "Politici ladri, sindacati parassiti, italiani rovinati", "Rivoluzione per la costituzione: i ladri tutti in prigione", "politici e sindacati ladri autorizzati". Sono solo alcuni dei manifesti che da due giorni campeggiano all'entrata Nord di Terracina in via Badino. Hanno iniziato lunedì e non hanno intenzione di andare via prima di sabato, anche se non escludono di restare di più. Trattori, gru, mezzi agricoli e caminon, ma anche tanti striscioni e un banchetto. Questo il presidio di protesta contro gli ultimi scandali che hanno scosso la politica regionale del Lazio. A qualche mese da quello che fu definito 'il movimento dei forconi', Danilo Calvani, leader di Dignità sociale e Cra, e i suoi tornano in strada. "Siamo qui - spiega Calvani a Latina Oggi Notizie - per far sentire la nostra voce in un momento così difficile. Abbiamo inziato con la categoria degli agricoltori, ma subito abbiamo avuto adesioni da gran parte dei lavoratori: artigiani, operai, autotrasportatori. In tanti sono stanchi di questo sistema e in tutto il Paese si stanno organizzando iniziative come la nostra. Chiediamo solo una cosa: che chi ruba vada in prigione. La nostra- continua il leader di Dognità Sociale - non è una battaglia anti costituzionale, anzi, io la definirei una 'rivoluzione Costituzionale': noi vogliamo che venga applicato il nostro ordinamento. Sono del parere, infatti, che quello che è successo, sia stato reso possibile solo da un evidente raggiro della costituzione". "La nostra - afferma ancora - è una rivoluzione popolare, pacifica.Siamo giunti ad una situazione inaccettabile. Siamo stanchi dei politici che rubano, delle lobby dei sindacati che non tutelano più i lavoratori ma le categorie di potere e farne le spese sono sempre gli italiani". A differenza dello scorso febbraio quando i 'forconi' nel Lazio bloccarono la strada, minacciando una marcia su Roma, questa volta Calvani fa sapere che hanno preso accordi con le questure: il presidio rimarrà all'ingfresso di Terracina senza spostarsi e senza bloccare la circolazione: "ci interessa far prendere consapevolezza - ha spiegato l'organizzatore - dello stato attuale, non creare disordini". E in tanti si fermano a chiedere dell'iniziativa e in molti si sono uniti in questi giorni al presidio: "attendiamo - ha annunciato Calvani - anche alcune barche, perchè pure il settore marittimo è dalla nostra".