01 ottobre 2012

8 ottobre, la CATASTROFE comincia: PER IL SISTEMA CORROTTO. SENZA COMPROMESSI



No bandiere di partiti e sindacati ai SIT-IN, cortei, proteste e manifestazioni che a iniziare dall’8 ottobre saranno tenute in tutte le città italiane, dal momento che essi sono la causa dell’attuale disastro della nostra nazione. L’unica bandiera che veramente accomuna il popolo italiano è il tricolore. Il Movimento Dignità Sociale e il C.R.A., (i Comitati Agricoli Riuniti), sono i garanti che questa è una protesta di popolo, senza nessuna strumentalizzazione  E’ una protesta del POPOLO italiano, STANCO, che ora intende dire BASTA.

In ogni luogo in cui avverranno, le manifestazioni devono essere tenute con i regolari permessi delle questure, dei comuni e degli organi preposti. Chiunque voglia aderire o partecipare può unirsi ai SIT-IN esistenti o può comunicare alla questura della propria zona che intende effettuarne uno nei modi stabiliti, cioè individuando una rotonda o un importante snodo viario della propria zona, utilizzando ogni genere di mezzi ma senza impedire la viabilità. Per informazioni vedere il sito internet: www.dignitasociale.it . Dignità sociale non avalla manifestazioni che non avvengano nel pieno rispetto della legalità e dell’ordine pubblico. Lottiamo e manifestiamo PER il nostro paese, non CONTRO. Vogliamo ricostruire, non provocare disagi inutili a chi ne ha già fin sopra i capelli, ma al contempo noi, POPOLO ITALIANO sovrano per Costituzione, dobbiamo fermare chi ha creato questo degrado istituzionale e questo impoverimento della popolazione, ubbidendo alle direttive di una Europa e di un Euro che sono stati ideati e sviluppate solo a favore delle banche e della finanza internazionale. Spagna, Grecia, Portogallo, sono solo un passo davanti a noi verso il baratro. Chi dice. “Siamo fuori dal tunnel, la crisi sta
finendo! DICE UNA BUGIAAAAAAAAAA. In verità, senza inversioni di tendenza, STIAMO ANDANDO INCONTRO AL PIU’ GRANDE DISASTRO UMANITARIO CHE SIA MAI AVVENUTO NELLA STORIA.
E non è solo una catastrofe economica, perché la storia appunto ci insegna che a ogni grandi depressione economica sono seguiti i maggiori sconvolgimenti bellici. L’economia è solo uno strumento per controllare le popolazioni e portarle verso situazioni che i burattinai occulti manovrano a loro piacimento. Con la compiacenza e il totale asservimento di un finta stampa libera e di mass media controllati perlopiù dalle stesse forze che hanno architettato il piano della distruzione dell’economia italiana e dei paesi dell’Europa del sud.

Pertanto BASTA, a una classe politica e istituzionale che appoggia il Governo Monti (Monti: ex banchiere Goldman Sachs e membro del gruppo massonico Bilderberg) e quindi decisioni già stabilite a tavolino “dai piani alti”, che inesorabilmente impoveriscono sempre di più famiglie e imprese già in gravissime difficoltà, il tutto per il falso motivo di ripagare un debito sostanzialmente creato dalle banche e che invece stanno pagando i cittadini, debito inoltre che non potrà mai essere ripagato perché, come gli strozzini, la BCE (che è un ente privato) e i mercati finanziari speculativi internazionali ci hanno messo in una trappola da cui non se ne può uscire vivi. BASTA, a una classe politica che sostanzialmente, fin dal dopoguerra, si è auto avvicendata e che si è macchiata di grandi crimini contro l’umanità per i quali dovrà rispondere al popolo italiano: le collusioni Stato-Mafia, le stragi senza colpevoli e i segreti di stato, la creazione del debito pubblico di 2000 miliardi di Euro.

Le soluzioni per migliorare le condizioni del nostro paese ci sono. Soluzioni per la situazione economica, sociale, istituzionale, amministrativa. Ma queste soluzioni non verranno mai adottate dall'attuale classe politica/dirigenziale: NEL SUO INSIEME E’ TROPPO CORROTTA, COLLUSA, ASSERVITA E PAVIDA PER POTERE MODIFICARE IN MANIERA EFFICACE L’ATTUALE SITUAZIONE. Per questo motivo dobbiamo chiedere che vadano a casa. E' inutile il dialogo con una classe politico-istituzionale che ha condotto la nazione in questo stato, non ci possono essere compromessi ma solo un azzeramento. Questa è una nuova resistenza, a una dittatura che ancora non avviene con le armi ma con i sofisticati mezzi della finanza e dell’informazione. Per questo si deve urlare a gran voce che se ne devono andare. Le soluzioni le troverà il popolo sovrano una volta che si sarà liberato di coloro che si aggrappano ai loro privilegi legalizzati e non. Il popolo sovrano deciderà se restare o meno nell'Euro e quali politiche sociali e a favore dello sviluppo adottare.

L’8 ottobre pertanto non scenderemo “in piazza”, ma virtualmente andremo in tutte le piazze e il popolo italiano si riapproprierà dei suoi spazi e dei suoi diritti calpestati da coloro che sono diventati i principali nemici del popolo stesso: LA PROPRIA CLASSE DIRIGENTE NEL SUO INSIEME. Questo non implica che non ci siano tantissimi bravi e onesti uomini che si prodigano per il bene della collettività e quindi non implica una caccia alle streghe generalizzata.

MA RITENIAMO CHE COLORO CHE CI HANNO PORTATO IN QUESTA SITUAZIONE, CIOE’ LA CLASSE POLITICA NEL SUO INSIEME, NON SIANO COLORO ADATTI A GUIDARCI PER PORTARCENE FUORI E QUINDI CHIEDIAMO CHE IL POPOLO ITALIANO, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI, ABBIA IL CORAGGIO DI CACCIARLI VIA. SENZA COMPROMESSI.